L'avvocato dell'ecommerce dà consigli legali per gestire un ecommerce

Come gestire un sito ecommerce al meglio: 10 consigli legali

Vuoi gestire il tuo sito ecommerce al meglio? Hai ragione! Solo con un ecommerce realmente valido è possibile ritagliarsi una fetta degli oltre 8mila miliardi di fatturato previsti per la vendita online nel 2026. Già! Le previsioni di crescita del commercio elettronico sono ottimali e, nonostante un piccolo rallentamento a fine pandemia, gli utenti che accedono ad internet salgono di anno in anno (negli ultimi mesi la quota ha superato il 64% della popolazione mondiale).

Ma, con l’aumentare delle opportunità, si accrescono anche le competenze di utenti e consumatori, che sono sempre più scaltri nella scelta e desiderosi di rivolgersi ai migliori negozi online. Per aumentare le conversioni, dunque, lo store deve essere accogliente e funzionale, così da offrire una customer experience di qualità.

I miglioramenti sul sito e-commerce possono essere attuati in ogni momento, ma è sempre meglio partire avvantaggiati e impostare lo shop online in maniera perfetta già in fase di progettazione.

In questo articolo ti spiegheremo come gestire un sito ecommerce nel modo giusto, tenendo sempre in considerazione la normativa ecommerce e le regole per chi vuole vendere online con successo.

Per gestire un sito ecommerce al meglio è essenziale rispettare la normativa sul commercio elettronico. Le principali fonti giuridiche a cui fare riferimento sono la Legge sul commercio elettronico (d.lgs. n. 70/2003), il Codice del consumo (d.lgs 206/2005), il GDPR – General Data Protection Regulation (reg. UE 2016/679) e, da qualche mese a questa parte, la Direttiva Omnibus (Direttiva UE 2019/2161). Le diverse norme danno indicazioni su vari aspetti relativi alla vendita online e vanno tenute presenti in ogni fase.

Prima di addentrarci nei consigli, però, facciamo un piccolo ripasso sull’ecommerce.

Cosa significa gestire un ecommerce?

Quando parliamo di e-commerce facciamo riferimento alla vendita di beni e servizi tramite Internet. Dunque, venditori e acquirenti entrano in contatto sulla rete e le transazioni si effettuano attraverso vari canali. Questi comprendono:

  • siti ecommerce;
  • app;
  • marketplace;
  • piattaforme ecommerce;
  • social network;
  • siti di affiliazione.

In linea generale, la vendita online può coinvolgere soggetti di vario tipo (professionisti, consumatori, amministrazione) e, a seconda dei rapporti tra di loro, si può definire il modello di business. L’ecommerce B2C – il più diffuso – è quello in cui il venditore si rivolge al consumatore diretto.

Per capire cosa significa gestire un ecommerce è essenziale conoscere tutti gli aspetti di uno store online, a partire dalla creazione del sito. Il sito ecommerce è la parte più visibile e concreta della vendita online, ma sono moltissimi i passaggi da curare per avere un sito ecommerce realmente performante.

L’imprenditore che decide di vendere online, quindi, si rivolge ad un’agenzia o a un freelance per la creazione del sito ecommerce. Ma, ancor prima, deve occuparsi degli aspetti burocratici, della progettazione del sito, dell’acquisto della merce. Per non parlare di tutte le attività che riguardano il marketing, come la definizione del target, e la pianificazione della strategia di marketing. Un ruolo decisivo è quello della logistica, indispensabile per garantire consegne rapide e senza intoppi. Inoltre, occorre impostare le attività di monitoraggio e pensare agli strumenti di pagamento.

In effetti, il da fare è molto e gli errori sono in agguato: ci si può rivolgere al fornitore sbagliato, non definire il target al meglio oppure inficiare l’esperienza di navigazione con informazioni errate o mancanti.

| 10 Consigli per gestire un ecommerce con successo

Vediamo come gestire un sito ecommerce con successo ed evitare errori

| Inizia dalla burocrazia

Molte persone tendono a pensare che internet sia una terra di nessuno, in cui è possibile trascurare passaggi burocratici essenziali. In realtà, la situazione è molto più articolata e per vendere online in maniera continuativa bisogna adempiere a diversi adempimenti legali e burocratici per avviare un ecommerce.

Innanzitutto, per gestire un sito ecommerce che produce profitti c’è l’obbligo di iscriversi alla Camera di Commercio locale e aprire partita IVA.

Inoltre, va effettuata l’iscrizione all’INPS, presentata la SCIA e aperta una posizione assicurativa all’INAIL. Insomma, siamo più o meno di fronte agli stessi obblighi di un negozio fisico.

| Adegua il sito alla normativa ecommerce

Gestire un sito di vendita online significa anche essere in regola con le principali norme relative al commercio elettronico e alla protezione dei dati personali.

Dunque nel sito dovranno essere presenti tutti i documenti legali obbligatori per un ecommerce

In particolare, ti consiglio di non utilizzare documenti legali copiati da altri siti o generati in automatico perché potrebbero non essere adatti al tuo business. Le aziende e i prodotti sono gli uni diversi dagli altri e vanno trattati in maniera adeguata per tutelare il business e offrire un’esperienza di acquisto lineare e coerente al consumatore.

Inoltre, all’interno del sito va predisposta un’apposita sezione con le informazioni sulla tua impresa commerciale. Per le società di capitali le informazioni richieste sono nome, denominazione o ragione sociale, forma societaria, codice fiscale e partita IVA, domicilio o sede legale, provincia dell’ufficio registro di iscrizione, numero REA e capitale sociale versato; per le imprese individuali o le società di persone è sufficiente indicare la partita IVA e la sede legale. 

In ogni caso, bisogna fornire al consumatore un indirizzo email dell’azienda, con il quale mettersi in contatto in caso di problematiche o chiarimenti.

| Organizza il magazzino per gestire un sito ecommerce con successo

Il magazzino è uno degli aspetti da definire prima di aprire un ecommerce. Le modalità di gestione del magazzino, infatti, influiscono su costi, impegno, logistica, personale, resi e margini di guadagno.

La scelta principale è tra la gestione diretta del magazzino fisico, con scorte a disposizione e gestione di tutta la logistica, oppure la vendita di prodotti in dropshipping, ossia la vendita tramite fornitori esterni di prodotti che non si possiedono fisicamente.

Sebbene la seconda soluzione sia meno dispendiosa, soprattutto nelle fasi iniziali, è opportuno stabilire tutte le condizioni con i fornitori (dropshipper) in un contratto di dropshipping per evitare spiacevoli sorprese.

| Gestisci al meglio i rapporti con web agency e freelance

A meno che tu non sia un programmatore o che non voglia affidare la realizzazione del tuo sito ecommerce al famoso “cuggino”, per avere uno shop online gradevole ed efficiente dovrai avvalerti di risorse esterne. Per la realizzazione del sito esistono delle web agency specializzate oppure dei professionisti freelance. Qualunque sia la scelta, non pensare che una stretta di mano possa metterti al riparo da errori o avere valore su tempi di consegna e pagamenti.

Tra i consigli legali principali per gestire un sito ecommerce c’è quello di contrattualizzare i rapporti con web agency e freelance con contratti ad hoc, in modo che tutto sia nero su bianco e valido ai fini legali. Ricordati che il preventivo non ha valore legale.

| Cura le schede prodotto

Le schede prodotto hanno un’importanza fondamentale nella gestione del sito ecommerce: sono il punto di contatto tra il brand e l’utente; rappresentano il contratto di vendita del sito; costituiscono un potente strumento di marketing.

Oltre a contenere foto accattivanti ed essere curate dal punto di vista grafico, le schede prodotto devono contenere informazioni dettagliate sul prodotto (prezzo, disponibilità, taglie, colori, composizione).

Inoltre, per ogni scheda è possibile inserire le recensioni dei clienti, per sfruttare la social proof e incoraggiare i prospect incerti. Ma occhio: la Normativa Omnibus vieta le recensioni false! Per cui, inserisci nel sito solo recensioni verificate di clienti che hanno acquistato realmente nel tuo shop online.

| Assicurati che il check-out dell’ecommerce funzioni bene

Il processo di acquisto si conclude con la procedura di check-out, un passaggio che va curato bene affinché il cliente non abbandoni il carrello e rinunci all’acquisto. 

In questa fase, bisogna semplificare ogni step, rendendo la grafica funzionale e priva di distrazioni.

Per essere in regola con la normativa, vanno previste delle checkbox per l’accettazione delle condizioni generali di vendita, il trattamento dei dati personali e l’iscrizione alla newsletter.

| Fornisci diverse opzioni di pagamento

Con il pagamento il cliente ti dà la sua fiducia e decide di portare a casa il prodotto/servizio che vendi. Chiaramente il processo di acquisto non può interrompersi perché il consumatore non trova l’opzione di pagamento che preferisce. 

Ciò vuol dire che dovrai prevedere le opzioni di acquisto più comuni, come carte di credito, carte di debito, carte prepagate, app di pagamento, pagamento in contrassegno, pagamenti rateali.    

| Ricorda che i consumatori apprezzano sconti e promozioni (reali però!)

Gestire un sito ecommerce significa anche imparare a sfruttare la potenza di sconti e promozioni. Durante l’anno esistono moltissime occasioni per agire sui prezzi e incentivare i consumatori all’acquisto: Black Friday, Cyber Monday, saldi di fine stagione estivi e invernali. Inoltre, è possibile proporre ribassi per le vendite straordinarie, le vendite sottocosto e le promozioni personalizzate. In ogni caso, ti avverto: la normativa sugli sconti è complessa e prevede regole precise per i diversi tipi di promozione.

Ad esempio, non è possibile fare sconti nei trenta giorni che precedono i saldi. Inoltre, molti non sanno che con la Direttiva Omnibus sono entrate in vigore nuove regole per la gestione degli sconti, come l’obbligo di mostrare il prezzo più basso applicato nei trenta giorni precedenti.

| Sfrutta la newsletter nel rispetto della Normativa Privacy

La newsletter è uno strumento prezioso per mantenere il contatto con i propri clienti. Può essere utilizzata per inviare news che riguardano il brand, per offrire sconti e promozioni personalizzate, per pubblicizzare nuovi prodotti o servizi.

Tuttavia, essendo una comunicazione commerciale e una forma di marketing diretto, va utilizzata nel rispetto della normativa sulle newsletter. Ossia:

  • i contatti devono aver fornito un consenso valido alla ricezione delle newsletter;
  • la comunicazione deve contenere il tasto di opt-out affinché il cliente possa annullare la propria iscrizione e revocare il consenso;
  • nella newsletter vanno indicati i dati del mittente e la natura del messaggio.

Infine la newsletter va scritta in modo comprensibile, chiaro e inequivocabile.

| Per gestire un sito ecommerce al meglio affidati a uno studio legale specializzato nell’ecommerce

Molte persone si avvicinano alla vendita online pensando “cosa ci vuole per gestire un ecommerce!”. 

In realtà, con questo articolo avrai capito che per gestire un sito ecommerce ci vuole tempo e competenza. Certamente alcuni aspetti possono essere controllati direttamente, ma altri vanno necessariamente delegati a professionisti capaci ed esperti in materia. Uno di questi è di sicuro l’aspetto normativo.

La normativa ecommerce si intreccia fortemente con ogni fase della gestione del sito ecommerce e non va di certo ignorata. Ogni omissione, errore o comportamento errato può avere un impatto negativo su clienti, fatturato e immagine. 

L’ultimo consiglio per gestire un sito ecommerce al meglio, quindi, è quello di rivolgersi sempre ad uno studio legale specializzato nel commercio elettronico e in Internet, così da evitare sanzioni, mantenere i clienti e avere una solida immagine.

Scegli i partner giusti per gestire il tuo ecommerce al meglio, prenota la tua call con gli avvocati dell’e-commerce (quelli veri!)

   

Floriana Capone

L’Avvocato dell’Ecommerce
POTREBBE INTERESSARTI LEGGERE ANCHE
Menu
error: Content is protected !!