
Se stai pensando di aprire un ecommerce e ti stai chiedendo: “come faccio ad aprire un ecommerce od un negozio online?” oppure “io ho già un negozio, come faccio ad aprire un sito ecommerce?”, sei nel posto giusto.
In questo articolo ti spiegherò tutti gli adempimenti legali necessari per aprire un e-commerce a norma di legge.
Aprire un proprio ecommerce, infatti, è senza dubbio un’opportunità di crescita da non perdere. Gli ultimi dati statistici dimostrano come l’e-commerce sarà sempre di più il modello scelto da consumatori e professionisti.
Naturalmente, ogni business digitale richiede una particolare attenzione, che deriva dalla tipologia di prodotti e servizi offerti, dal modello di business scelto, dalla propria organizzazione e dal trattamento dei dati personali effettuato.
Per questo motivo, anche se con l’articolo che leggerai ho cercato di fornirti un panorama quanto più completo degli adempimenti legali per ecommerce, considera sempre di richiedere una consulenza personalizzata sul tuo business. Per richiedere una consulenza legale per ecommerce da Ecommerce Legale, puoi usare la pagina contatti.
Andiamo a vedere adesso gli adempimenti legali per avviare un ecommerce!
| Come aprire un ecommerce a norma?
Se ti stai chiedendo quali sono i primi adempimenti legali per aprire un ecommerce, eccoli qui:
- per prima cosa, dovrai scegliere la forma giuridica del veicolo con cui vendere online (es. ditta individuale, società di persone, società di capitali eccetera);
- aprire una partita iva, se non ne hai una già per la vendita fisica;
- associare il giusto codice Ateco previsto per il commercio elettronico;
- richiedere l’iscrizione alla Camera di Commercio competente (che è quella in cui ha sede la tua società o impresa individuale);
- presentare la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (S.C.I.A.) al Comune competente.
| Quali sono gli adempimenti legali obbligatori per vendere online
> La scelta della forma giuridica.
La prima scelta da compiere per aprire un ecommerce è quella relativa alla forma giuridica con la quale eserciterai tale attività. Potrai scegliere tra l’impresa individuale (definita “ditta individuale”) o la forma societaria. La scelta tra queste dovrà essere dettata dalle tue esigenze che potranno essere soddisfatte con l’una o l’altra forma giuridica. Ciascuna di esse, infatti, possiede caratteristiche e peculiarità. Vediamole insieme.
- L’impresa individuale (o “ditta individuale”).
L’impresa individuale è quella che fa capo ad una sola persona fisica, il suo titolare (“imprenditore”) che promuove e gestisce l’attività dell’impresa; è il responsabile della stessa e ne assume il rischio. Essa, però, è caratterizzata dalla personale responsabilità patrimoniale illimitata, per la quale l’imprenditore risponderà, dei debiti contratti nell’esercizio dell’attività d’impresa, con «tutti i suoi beni presenti e futuri» (art. 2740 c.c.), quindi con il suo patrimonio personale.
Per tale motivo, l’impresa individuale deve essere preferita per le attività di ridotte dimensioni.
- La S.R.L. (società a responsabilità limitata).
Se opti per la forma societaria, quella sicuramente consigliata per iniziare l’attività del commercio elettronico è la società a responsabilità limitata (s.r.l.). Questa è una società di capitali, adatta alle attività commerciali di dimensioni ridotte, che permette di fruire del beneficio della responsabilità patrimoniale limitata, restringendo il rischio patrimoniale del socio al solo ammontare del suo conferimento e che richiede un capitale sociale inferiore a € 10.000,00 e minimo di 1 euro e l’obbligo di iscrizione al registro delle imprese. - La S.R.L.S. (società a responsabilità limitata semplificata).
La società a responsabilità limitata semplificata (s.r.l.s.), rispetto a quella ordinaria, ha dei vantaggi tra i quali: più bassi costi da sostenere per la sua apertura, perché può essere costituita con contratto o atto unilaterale da qualsiasi persona fisica.
> Gli altri adempimenti amministrativi e fiscali.
Una volta scelta la forma giuridica, occorre verificare, possibilmente con l’aiuto di un professionista, che il tipo di prodotto da vendere online non ricada nelle categorie che richiedono autorizzazioni preventive (pensiamo alla vendita online di farmaci).
Poi, se vendi online professionalmente devi possedere una partita iva.
A tal fine potrai procedere con la Comunicazione Unica (ComUnica) con cui si richiede la partita IVA (registrata al VIES per poter commerciare in regola anche con i soggetti intracomunitari), si aprono le posizioni INPS e INAIL e si chiede l’iscrizione nel Registro Imprese, non essendo più necessario interloquire con le singole amministrazioni.
Attraverso ComUnica potrai presentare anche la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (S.C.I.A.), che costituisce uno dei principali adempimenti amministrativi per intraprendere un’attività di commercio.
Con questa autodichiarazione, dovrai:
- attestare il possesso dei requisiti morali (ad esempio non possono esercitare l’attività commerciale di vendita coloro che sono stati dichiarati delinquenti abituali) e professionali richiesti (ad esempio se si effettua il commercio di prodotti alimentari, dovrai aver frequentato con esito positivo un corso professionale per il commercio);
- indicare l’indirizzo web, sede legale della società/impresa con cui vendere online ecc.

| Se hai già un negozio fisico e vuoi avviare l’attività di ecommerce, cosa devi fare?
Se ti stai chiedendo “ho un negozio e voglio vendere anche online, come faccio?”, devi sapere che, sia che tu venda mediante un tuo sito, sia che tu decida di vendere professionalmente mediante altri marketplace (es. ebay, Amazon), per aprire un ecommerce legale dovrai:
- verificare che l’oggetto della tue società preveda anche la forma di vendita online (per essere al 100% a norma);
- aggiungere il codice ATECO relativo all’attività di commercio elettronico (47.91.10 – “Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet”) alla tua partita iva e comunicare anche il sito web e altre informazioni come il fornitore del servizio o provider all’Agenzia delle Entrate;
- comunicare alla Camera di Commercio territorialmente competente l’avvio dell’attività di vendita online, presentando contestualmente la S.C.I.A. mediante la Comunicazione Unica alla Camera di Commercio. Sarà questa, poi, a trasmettere la Segnalazione al SUAP (Sportello Unico delle Attività Produttive) competente.
Questi sono adempimenti legali per ecommerce che dovranno essere svolti telematicamente.
| Il rispetto della normativa ecommerce e degli adempimenti legali per ecommerce
Naturalmente, tra gli adempimenti legali per vendere online vi è anche il rispetto di tutti gli obblighi imposti dalla legge per gli e-commerce.
Tra questi, ricordiamo alcuni, come quelli derivanti:
- dalla normativa e-commerce,
- dal Codice del Consumo (per gli ecommerce b2c), che regola i diritti dei consumatori (es. diritto di recesso, garanzia legale) e definisce le pratiche commerciali scorrette che il venditore non deve mettere in atto,
- dalla normativa privacy e GDPR (che impongono, tra le altre cose, che sia sempre fornita l‘informativa privacy e l‘informativa sui cookie e che il marketing sia gestito a norma di GDPR.
| Come possiamo aiutarti noi di Ecommerce Legale
Avviare un ecommerce non è sempre cosa semplice. Sono davvero tanti gli aspetti a cui un imprenditore digitale deve badare. Tra questi ci sono certamente anche gli adempimenti legali per avviare un ecommerce. Questi aspetti sono molto importanti, non solo per evitare sanzioni per violazione del GDPR o sanzioni per pratiche commerciali scorrette, quanto e soprattutto per assicurare una tutela legale al tuo business online e guardare agli adempimenti legali dell’ecommerce come facciamo noi di Ecommerce Legale: ovvero come ad un’altra strategia di marketing, in grado di attrarre la fiducia dei clienti e incrementare il fatturato.
Se vuoi parlarne, contattaci pure utilizzando il form contatti. Saremo felici di spiegarti come possiamo aiutarti a tutelare il tuo business online.
Floriana Capone