Garanzia legale ecommerce: nuove regole da gennaio 2022

garanzia venditore

Dal 1 gennaio 2022 sono entrate in vigore le nuove norme sulla Garanzia legale nell’e-commerce.

Cosa cambia per chi vende online?
Come funziona la garanzia venditore secondo le nuove disposizioni?
Cosa fare per essere a norma?

Le nuove disposizioni di legge in vigore dal 1 gennaio 2022 interessano da vicino chiunque gestisca un sito e-commerce.

Il decreto legislativo 170 del 2021, infatti, ha introdotto modifiche sostanziali al Codice del Consumo, nella parte che riguarda la compravendita di beni tra venditore e consumatore, la conformità dei beni al contratto, i rimedi a disposizione del consumatore in caso di difetto di conformità, e le modalità per esercitare tali rimedi.

Tra le maggiori novità 2022 del Codice del Consumo troviamo:

  • una nuova definizione di beni di consumo, che comprende anche “beni con elementi digitali”;
  • vengono ampliati i requisiti che deve possedere un bene per dirsi “conforme al contratto di vendita”;
  • si estendono le tempistiche della presunzione dell’esistenza di un difetto: se il difetto si manifesta entro 12 mesi dalla consegna del bene si presume che fosse già presente alla consegna. Prima il termine era di 6 mesi. 
  • viene eliminato l’obbligo di denuncia da parte del consumatore.

Conoscere le modifiche attuate al Codice del Consumo è fondamentale per avere un e-commerce a norma e non rischiare sanzioni da parte dell’Antitrust per pratiche commerciali scorrette.

Vediamo quali sono le novità introdotte.

Garanzia prodotti e-commerce: come cambia la definizione di beni

Il primo aspetto da chiarire è la definizione di beni di consumo.

La versione precedente del Codice del Consumo (decreto legislativo 206/2005) si riferiva in maniera specifica ai beni di consumo. Nella nuova normativa, invece, si fa riferimento generale ai beni.

In particolare, nella definizione di beni vengono inseriti:

  1. tutti i beni mobili materiali, compresi quelli da assemblare;
  2. qualsiasi bene mobile materiale che incorpora o è interconnesso con un contenuto digitale o un servizio digitale  (“beni con elementi digitali”);
  3. gli animali vivi.

Viene anche introdotta la definizione di contenuto digitale e di servizio digitale.

Infatti la nozione di beni si amplia anche ai beni forniti con elementi digitali per permetterne il corretto funzionamento

Sono beni con elementi digitali tutti quei prodotti che incorporano o sono interconnessi con:

  1. un contenuto digitale (es. ebook, tablet, notebook, eccetera); 
  2. un servizio digitale, cioè un servizio che consente la trasformazione, la memorizzazione, e l’accesso ai dati.

La nuova definizione di produttore

Il decreto legislativo 170 del 2021 amplia anche il concetto di produttore.

Vediamo chi rientra nella definizione di produttore:

  • il fabbricante del bene;
  • il fornitore del servizio;
  • un intermediario del fabbricante del bene o del fornitore del servizio;
  • l’importatore del bene nell’Unione Europea;
  • l’importatore del servizio nel territorio dell’Unione europea;
  • qualunque persona fisica o giuridica che identifichi il bene attraverso un logo, un brand o un marchio, presentandosi come produttore.

Per cui viene considerato produttore non solo chi fabbrica il prodotto, ma anche il merchant che importa beni prodotti da terzi, che gestisce un e-commerce in dropshipping o in Private Label.

> Leggi anche: Diritto di recesso e-commerce: come essere in regola

Garanzia legale: requisiti di conformità dei beni

La garanzia legale opera quando i prodotti non si considerano conformi al contratto.

Nella vendita online, al cliente spetta di ricevere un bene totalmente corrispondente a quello descritto nella scheda prodotto.

Quindi quali requisiti deve avere un prodotto o un servizio per essere conforme al contratto?

Le nuove disposizioni del Codice del Consumo danno indicazioni più specifiche rispetto alla versione precedente, facendo una distinzione tra requisiti oggettivi e requisiti soggettivi di conformità. 

Vediamo quali sono.

> Requisiti soggettivi di conformità

I requisiti soggettivi che deve avere un bene sono:

  • corrispondenza alla descrizione: il bene deve avere tutte le caratteristiche descritte nella scheda prodotto. E deve essere consegnato al cliente nella quantità stabilità e con le qualità descritte nella scheda prodotto.
  • idoneità: il prodotto deve essere idoneo agli usi per cui è stato acquistato.
  • completezza: se non vengono forniti gli accessori, le istruzioni o l’installazione, se previsti dal contratto, il bene non risulta conforme.
  • aggiornamento: se il prodotto prevede degli aggiornamenti, questi ultimi devono essere fatti con le modalità stabilite.

> Requisiti oggettivi di conformità

Il bene per essere conforme deve possedere anche dei requisiti oggettivi:

  • idoneità: deve essere idoneo agli scopi ai quali normalmente è destinato un prodotto dello stesso tipo;
  • qualità e corrispondenza alla descrizione: il cliente deve ricevere un bene corrispondente a quello mostrato e descritto nella scheda prodotto;
  • completezza: l’ordine deve arrivare a destinazione completo di accessori, imballaggio e istruzioni; 
  • corrispondenza all’ordine: il bene deve essere della quantità e qualità corrispondente all’ordine e deve possedere le caratteristiche tipiche di un prodotto dello stesso tipo, in termini di durabilità, funzionalità, compatibilità e sicurezza.

| Chi risponde alla garanzia di un prodotto: le responsabilità del venditore

Per non pregiudicare il rapporto con il cliente e ottenere recensioni negative, per non rischiare sanzioni, è fondamentale che i prodotti venduti presentino tutti i requisiti di conformità.

Consegnare un prodotto incompleto o non corrispondente al modello presentato nella vetrina del tuo e-commerce viola le norme sulla responsabilità del venditore.

Il cliente può richiedere la garanzia sugli acquisti online entro due anni, qualora siano presenti difetti di conformità.

Nel caso di beni o beni con elementi digitali, infatti, il merchant è responsabile dei vizi di conformità che si manifestano entro 24 mesi dalla consegna.

Inoltre, con le modifiche al Codice del Consumo in vigore da gennaio 2022, si allungano i tempi per la presunzione del difetto di conformità: la normativa precedente stabiliva che il difetto di conformità che si presentava entro 6 mesi dalla consegna, si presumeva essere già presente al momento dell’acquisto. Ora il termine è esteso a dodici mesi. Quindi solo dal tredicesimo mese il cliente deve dimostrare che il difetto era già presente alla consegna.

Cosa cambia nei rimedi per il consumatore

In sostanza, i rimedi a disposizione del consumatore in caso di vizio di conformità rimangono invariati.

Secondo il nuovo articolo 135 bis, il consumatore che si trovi di fronte ad un bene non conforme ha diritto:

  • al ripristino della conformità, quindi alla riparazione o sostituzione del bene;
  • alla riduzione del prezzo, qualora non sia possibile effettuare la riparazione o la sostituzione;
  • alla risoluzione del contratto, se la conformità non potrà essere ripristinata entro tempistiche congrue o non sia possibile eliminare il difetto del bene.

La riparazione, la sostituzione e la restituzione del bene sono a carico del venditore e devono avvenire in tempi proporzionati.

ATTENZIONE

Un cambiamento importante riguarda la denuncia del vizio.

Fino a dicembre 2021, il consumatore aveva l’onere di denunciare i difetti di conformità entro un periodo di due mesi dalla scoperta. Se non lo faceva,  perdeva il diritto ai rimedi che abbiamo visto.

Nelle norme attuali, l’obbligo di denunciare il vizio è stato eliminato, con importanti ripercussioni per i venditori.

Per approfondire tutti gli aspetti della Garanzia legale che sono rimasti invariati, puoi leggere la mia guida completa sulle Garanzie del venditore.

Garanzia convenzionale sulla durabilità di un bene

Le novità introdotte riguardano anche la Garanzia convenzionale sulla durabilità di determinati prodotti.

Se il produttore offre una garanzia convenzionale, è il produttore che deve procedere alla riparazione o la sostituzione dei beni, per tutta la durata del periodo di garanzia.

Il cliente deve ricevere la dichiarazione di Garanzia Convenzionale, in modo semplice e chiaro. Il merchant, quindi, ha l’obbligo di fornire la garanzia su un supporto durevole, utilizzando un linguaggio comprensibile per il consumatore.

| Garanzia legale ecommerce: obblighi informativi 

Il titolare dell’ecommerce deve fornire ai propri utenti alcune informazioni obbligatorie sulla garanzia attraverso le Condizioni Generali di Vendita.

Le nuove norme sulla Garanzia Legale introducono diversi cambiamenti per gli ecommerce. 

Per i titolari di e-commerce di beniservizi digitali è fondamentale adeguare la propria attività alla nuova normativa:

  • modificando il testo delle Condizioni Generali di Vendita;
  • gestendo in modo diverso le richieste di garanzia del venditore.

Ma per questo è meglio affidarsi all’Avvocato dell’Ecommerce.

| Cosa può fare per te l’Avvocato dell’Ecommerce

Rivolgersi ad un legale specializzato può aiutarti a salvaguardare il tuo business da reclami o controversie legali.

Contattami per redigere o modificare le Condizioni Generali di Vendita del tuo e-commerce e fornirti una assistenza legale su richieste di risarcimenti o reclami legati al tuo e-commerce. 

Non mettere a rischio il tuo business, affidati all’Avvocato dell’Ecommerce per le questioni legali del tuo ecommerce.

Floriana Capone
L’Avvocato dell’Ecommerce
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