
Il logo di un ecommerce è un elemento essenziale che permette di distinguere il tuo negozio online dagli altri, di identificare i prodotti e servizi venduti, e di riconoscere i valori collegati al brand.
Il logo, infatti, rappresenta un vero e proprio marchio aziendale, capace di apportare un grandissimo valore alla brand identity.
Proprio per la sua importanza, è necessario tutelare il logo dell’ecommerce affinché il suo titolare possa essere l’unico a poterlo utilizzare.
Come si può tutelare il logo? Con la registrazione del logo ecommerce come marchio.
Con questa guida legale completa vedremo come registrare il logo come marchio, come registrare un marchio online, dove e quanto costa registrare il logo come marchio.
Cominciamo!
Indice
| Registrare il logo come marchio: perché farlo
Il marchio di un ecommerce ha una funzione distintiva, distinguendo i prodotti e servizi di un negozio online da quelli di altri.
Questa, però, non è la sua unica funzione. Vi sono altre funzioni, quali:
- di qualità: con il marchio, si riconoscono nel prodotto o nel servizio le qualità e le caratteristiche proprie del brand (pensiamo ai marchi del luxury);
- di comunicazione: il marchio comunica i valori del brand che lo utilizza;
- di pubblicità e di investimento: il marchio è capace di attrarre i consumatori e di accrescere la loro fiducia.
Oltre a queste funzioni di branding, il motivo fondamentale per registrare il marchio è quello di tutelare il proprio business online, dall’utilizzo improprio del marchio da parte di altri.
Infatti, una volta registrato il marchio:
– il suo titolare ha il diritto esclusivo di utilizzarlo e sfruttarlo economicamente e può vietare a terzi di utilizzarlo senza il suo consenso;
– non potrà essere registrato un marchio identico o simile a quello registrato.
| Registrare il logo come marchio: Che cos’è un marchio
Il marchio è il segno che, secondo il Codice della Proprietà industriale (“CPI”), è capace di distinguere i prodotti o i servizi di un’impresa da quelli di un’impresa concorrente.
Ci sono diverse tipologie di segni registrabili come marchio. A seconda di questi, si distingue la tipologia di marchio.
Per quello che qui rileva, i segni registrabili sono:
- le parole, compresi i nomi di persona: marchio verbale o denominativo;
- i disegni: marco figurativo;
- i suoni: marchio sonoro;
- la forma del prodotto o della confezione di esso: marchio di forma;
- le combinazioni o determinate tonalità cromatiche: marchio di colore (azzurro Tiffany).
| Registrare il logo come marchio: Come funziona
Il logo elaborato graficamente può essere registrato come marchio figurativo.
Per tutelare al meglio l’ecommerce, poi, si può procedere alla registrazione di altri due marchi denominativi o verbali, uno per il claim o il payoff (“Think different” – Apple-) ed uno per il nome dell’ecommerce.
| Quale logo registrare: I requisiti del marchio
Per ottenere la registrazione del logo come marchio, è necessario che questo rispetti dei requisiti, da considerare già prima di ideare il logo.
Questo, infatti, deve essere:
- atto a distinguere i prodotti o i servizi di un’impresa da quelli di altre imprese;
- suscettibile di essere rappresentato graficamente (art. 7 CPI).
Oltre a questi requisiti, il logo, per essere registrato come marchio, deve avere i seguenti caratteri:
1. Novità (art. 12 CPI);
2. Capacità distintiva (art. 13 CPI);
3. Liceità (art. 14 CPI);
4. Verità (art. 14 CPI).
| Novità
Il logo non potrà essere registrato come marchio se è identico o simile ad un altro già registrato, ed utilizzato per prodotti o servizi identici o affini.
Inoltre, il logo non potrà essere registrato se identico o simile ad un segno “notorio”, che gode di forte rinomanza, anche se lo si vuole utilizzare per prodotti o servizi diversi.
| Capacità distintiva
Il logo da registrare deve possedere capacità distintiva, cioè deve far percepire l’associazione di questo con i prodotti o servizi di chi lo utilizza, e non deve confondersi con quello di altri.
| Liceità
Per essere lecito e registrabile, il logo non deve contenere segni contrari alla legge (per es. contengono l’incitazione al fascismo), all’ordine pubblico o al buon costume (per es. contengono espressioni volgari) e non deve ledere il diritto d’autore, di proprietà industriale o altro diritto esclusivo di terzi.
| Verità
Il logo non deve trarre in inganno il pubblico, in particolare sulla provenienza geografica, sulla natura o sulla qualità dei prodotti o servizi.
In conclusione, prima ancora di scegliere il logo dell’ecommerce, occorre verificare che il logo:
- non sia simile o identico a quello di altri per prodotti o servizi affini;
- non sia simile o identico a quello di altri che godono di forte notorietà;
- non sia illecito o ingannevole.
Come si fanno queste verifiche? Affidandosi ad un legale esperto che possa verificare la registrabilità del logo come marchio, per non rischiare il rigetto della domanda, dopo aver investito denaro in grafica, diritti e tasse di registrazione.
| Capire se si può registrare il logo come marchio: La ricerca di anteriorità
Per sapere se il logo è registrabile e rispetta i caratteri di capacità distintiva e di novità, è necessario fare la ricerca di anteriorità.
Questa ricerca bisogna farla già prima di ideare il logo o comunque prima di cominciare ad utilizzarlo, per verificare che non si utilizzino loghi identici o simili a quelli già registrati.
La ricerca, poi, è importante per evitare contestazione in futuro.
La ricerca di anteriorità è una fase molto importante e tecnica dal punto di vista giuridico, che deve essere affidata a professionisti esperti che possano verificare se il logo è registrabile come marchio, attraverso delle banche dati specifiche.
Se hai bisogno di una consulenza sulla registrazione del tuo logo come marchio per l’ecommerce, non esitare a contattarmi utilizzando la sezione contatti.
| Come registrare il logo come marchio: la Classificazione di Nizza
La consulenza legale di un esperto potrà aiutarti anche con l’individuazione delle classi merceologiche da associare al marchio da registrare.
Infatti, con la domanda di registrazione del logo come marchio, dovranno essere indicate le classi merceologiche di appartenenza, per le quali si chiede la registrazione.
Ad ogni classe merceologica appartengono una serie di prodotti o servizi. La Classificazione di Nizza ne prevede 45, distinguendoli in Prodotti (1-34) e Servizi (35-45)
A questo link l’elenco delle Classi di Nizza messo a disposizione dal MISE, con le note esplicative per ciascuna classe.
Perché è importante questa classificazione?
Per due motivi:
- il primo: quando si deposita la domanda, bisogna indicare almeno una classe di appartenenza;
- il secondo: a meno che non sia un segno notorio, che gode di tutela amplia, il logo registrato sarà tutelato in base alla classe merceologica di appartenenza.
Ciò significa che, a meno che il tuo brand non sia immediatamente riconoscibile (es. Nike, Armani ecc), la tutela della registrazione del marchio sarà circoscritta alla tua classe di appartenenza.
Facciamo un esempio: se hai depositato il tuo logo come marchio figurativo solo per la vendita di giocattoli (classe 28), non godrai di tutela se altri vogliono registrare un logo simile al tuo per la vendita di mobili (classe 20).
| Come registrare un marchio in Italia: Procedura, Costi e Tempi
Il marchio ha una tutela territoriale. Ciò significa che i diritti attribuiti dalla registrazione potranno essere fatti valere nel Paese di registrazione.
| Dove presentare la domanda di registrazione del marchio
Per la registrazione del marchio sul territorio ITALIANO, le procedure sono due:
- domanda alla Camera di Commercio;
- domande direttamente all’UIBM presso il MISE, con la modalità fast-track.
| Come presentare la domanda di registrazione marchio alla Camera di Commercio
La domanda di registrazione del marchio può essere presentata direttamente alla Camera di Commercio in forma cartacea, di persona o per raccomandata A/R, depositando dei moduli debitamente compilati.
Per questa procedura i costi sono i seguenti:
- 101,00 euro (per una classe) + 34,00 euro (dalla seconda classe)
- 16,00 euro di imposta di bollo;
- 40,00 euro di diritti di segreteria.
| Come presentare la domanda di registrazione marchio all’UIBM: modalità fast- track
Si può optare per l’invio telematico della domanda di registrazione del marchio direttamente all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi presso il Ministero dello Sviluppo Economico con la modalità fast-track.
In questo caso, occorre possedere un indirizzo pec e l’iscrizione al sito web.
I costi sono:
- 101,00 euro (per una classe) + 34,00 euro (dalla seconda classe)
- 42,00 euro di imposta di bollo.
In entrambi i casi, la procedura può essere delegata ad un avvocato.
| I tempi della procedura di registrazione
Variano a seconda della modalità prescelta. In linea di massima, la procedura fast track è la più veloce.
In ogni caso, la domanda deve superare un iter di 3 fasi:
- esame dell’ufficio (per un logo, il tempo medio è di qualche settimana);
- pubblicazione del bollettino dei marchi registrabili (se supera l’esame di registrabilità);
- registrazione (scaduti tre mesi dalla pubblicazione, per le opposizioni da parte di terzi).
Al termine di questa procedura, il marchio sarà finalmente registrato e potrai utilizzare il simbolo Ⓡ!
Ottenuto la registrazione, dalla data di avvenuto deposito il marchio sarà protetto per 10 anni, trascorsi i quali si dovrà rinnovare la registrazione.
| Come registrare il marchio a livello europeo, internazionale ed estero
Sinora abbiamo visto come registrare un logo come marchio italiano.
Il marchio, lo abbiamo detto, ha una tutela territoriale. È possibile però offrire anche una tutela a livello europeo e internazionale
Il marchio dell’Unione Europea permette una tutela in tutti gli Stati dell’Unione Europea con un’unica domanda. Nel caso di un allargamento dell’Unione Europea.
La procedura per la registrazione è solo telematica ed è gestita dalla EUIPO – Ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale.
Per marchio internazionale si intende quello che ha ottenuto la registrazione nel sistema WIPO, l’Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale (in italiano OMPI), che consente di proteggere il marchio in uno o più degli Stati facenti parte dell’Unione di Madrid.
Per marchio estero, invece, si intende quel marchio che ha ottenuto la registrazione come marchio in un determinato Stato estero, perchè ad esempio lo Stato cui il negozio si offre non è ricompreso tra quelli aderenti al sistema WIPO (es. Argentina).
| Cosa può fare per te l’Avvocato dell’Ecommerce
Tutelare il logo di un ecommerce attraverso la sua registrazione come marchio non è semplice.
Bisogna porre attenzione alla procedura di registrazione perché si corre il rischio che la domanda venga rigettata, con perdita di denaro in diritti, imposte di bollo, investimento sulla grafica e sulla definizione della brand identity.
Inoltre, si corre il rischio di una tutela debole, senza un’attenta scelta delle classi merceologiche di appartenenza.
Per questo devi affidarti ad un legale specializzato che possa seguire tutto l’iter, dalla scelta del logo sino alla sua registrazione, affinché dal punto di vista legale e del marketing il tuo business sia tutelato. Contattami utilizzando l’apposita sezione.