Registro Operatori Comunicazione ROC

Registro operatori comunicazione ROC: cos’è e come registrarsi

Non molti sanno che i soggetti che operano nei settori di stampa, pubblicità, servizi televisivi e radiofonici e comunicazione hanno l’obbligo di iscrizione al ROC, il Registro degli operatori di comunicazione. L’obbligo riguarda una moltitudine di imprese, compresi gli operatori di telemarketing e teleselling, i marketplace e i motori di ricerca.

Con la Legge di Bilancio 2021 (legge del 30 dicembre 2020, n. 178, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023”)  è stato esteso l’obbligo di iscrizione al ROC anche ai “fornitori di servizi di intermediazione on-line e dei motori di ricerca on-line, anche se non stabiliti, che offrono servizi in Italia”.

Ma cosa implica tutto ciò? Cos’è il Registro degli operatori di comunicazione? È davvero necessario per i Marketplace e i motori di ricerca iscriversi al registro in questione?

Con questo articolo cercheremo di fare un po’ di chiarezza.

Cos’è il ROC Registro operatori comunicazione

Il Registro unico degli Operatori di comunicazione era già previsto dalla legge n. 249 del 31 luglio 1997, con la quale veniva istituita l’Autorità Garante delle Comunicazioni (AGCOM). Il Regolamento di riferimento per l’organizzazione e la gestione del registro, però, è stato approvato con la delibera n. 666/08/CONS del 26 novembre 2008, in vigore dal 2 marzo 2009.

Il ROC è stato concepito con diversi obiettivi: innanzitutto quello di garantire la trasparenza sugli assetti proprietari delle imprese e di tutelare il pluralismo informativo. Inoltre, con la tenuta del ​​Registro unico degli Operatori di comunicazione, all’Autorità viene assegnato il compito di far applicare le norme anti concentrazione e vigilare sulla concorrenza. Infine, deve controllare le partecipazioni di società estere e i far rispettare i limiti imposti dalla normativa per queste ultime.

L’iscrizione al ROC, oltre a essere requisito essenziale per accedere ad una serie di benefici e agevolazioni espressamente riservati agli operatori del settore della comunicazione – quali i contributi per l’editoria e il bonus pubblicità – è obbligatoria. In caso di mancata iscrizione, si può incorrere in una sanzione amministrativa di 50.000 euro. 

La gestione del ROC è delegata ai Comitati Regionali per le Comunicazioni (Co.re.com). 

Chi si deve registrare al ROC?

L’obbligo di iscrizione al ROC riguarda tutti quei soggetti che, in un modo o nell’altro, operano nei settori di stampa, pubblicità, servizi televisivi e radiofonici e comunicazione

Prima della Legge di Bilancio 2021, i soggetti in questione erano i seguenti:

  1. gli operatori di rete;
  2. i fornitori di servizi di media audiovisivi o radiofonici (“SMAV”);
  3. i fornitori di servizi interattivi associati o di servizi di accesso condizionato;
  4. i soggetti esercenti l’attività di radiodiffusione;
  5. le imprese concessionarie di pubblicità, comprese le imprese concessionarie di pubblicità sul web e altre piattaforme digitali fisse o mobili;
  6. le imprese di produzione o distribuzione di programmi radiotelevisivi;
  7. le agenzie di stampa a carattere nazionale: in questa tipologia rientrano le testate giornalistiche quotidiane, distribuite sia in modalità cartacea che online. Inoltre, la categoria comprende anche i radiogiornali e telegiornali che rilevino almeno quindici testate con diffusione quotidiana in cinque regioni;
  8. gli editori di giornali quotidiani, periodici o riviste;
  9. i soggetti esercenti l’editoria elettronica: i periodici online hanno l’obbligo di iscrizione al ROC in qualunque caso, a prescindere dai ricavi annuali e da eventuali richieste di aiuti pubblici;
  10. le imprese fornitrici di servizi di comunicazione elettronica;
  11. gli operatori economici esercenti l’attività di call center;
  12. soggetti che usano indirettamente risorse nazionali di numerazione.

La Legge di Bilancio 2021 ha esteso la platea dei soggetti obbligati all’iscrizione al ROC, introducendo il relativo obbligo per i fornitori di servizi di intermediazione on-line e i motori di ricerca on-line che offrono i loro servizi in Italia.

Attenzione: l’obbligo di iscrizione al ROC sussiste a fronte del solo fatto che il soggetto interessato svolga una delle predette attività.

Marketplace e motori di ricerca devono iscriversi al ROC?

Uno dei dubbi più comuni in merito all’obbligo di iscrizione al ROC, riguarda i marketplace e i motori di ricerca.

Per comprendere meglio chi si deve registrare al ROC in base alla Legge di Bilancio 2021, possiamo fare riferimento alle definizioni contenute nel Regolamento (UE) 2019/1150 (cosiddetto “Regolamento P2B”), riprese poi dalla delibera di attuazione dell’AGCOM n. 200/21/CONS:

  • Servizi di intermediazione on-line: “servizi che consentono agli utenti commerciali di offrire beni o servizi ai consumatori, con l’obiettivo di facilitare l’avvio di transazioni dirette tra tali utenti commerciali e i consumatori, a prescindere da dove sono concluse dette transazioni”. I servizi commerciali tra il fornitore dei servizi e i venditori che usufruiscono della piattaforma devono essere regolati da un contratto.
  • Motori di ricerca on-line: per motore di ricerca online si intende un servizio digitale in cui gli utenti possono effettuare ricerche su tutti i siti web e in qualsiasi lingua per ottenere risposte e informazioni sui loro quesiti. L’utente può inserire una parola chiave o una domanda, attraverso qualsiasi tipo di input (forma scritta, richiesta vocale, o altri input).

Da queste definizioni, risulta chiaro che anche per le piattaforme di marketplace afferenti commercio elettronico per conto di terzi e i motori di ricerca vige l’obbligo di iscrizione al ROC.

Focus sull’attività di call center

Chi fa attività di Telemarketing e Teleselling ha l’obbligo di iscrizione al ROC?

L’iscrizione al ROC è obbligatoria “per tutti gli operatori economici che svolgono attività di call center, nonché i soggetti terzi affidatari dei servizi di call center”. 

Dunque, l’iscrizione al ROC è un obbligo per gli operatori di call center e per chiunque effettui attività di telemarketing e teleselling. Le aziende che affidano le proprie attività di Telemarketing e Teleselling a soggetti terzi hanno l’obbligo di verificare che queste siano regolarmente iscritte al Registro degli operatori di comunicazione, e l’iscrizione va indicata nel contratto di affidamento del servizio come condizione per la sua validità. 

| Come iscriversi al Registro degli operatori di comunicazione

Per iscriversi al ROC è necessario trasmettere tutta la documentazione per via telematica. È prevista la compilazione di modelli comuni a tutti gli operatori e moduli specifici a seconda della natura giuridica e dell’attività dei diversi operatori.

La trasmissione della comunicazioni può essere fatta attraverso la Carta Nazionale dei Servizi (CNS) disponibile sotto forma di smart card o di chiavetta USB, lo SPID e la Carta d’identità elettronica (CIE). 

Le informazioni obbligatorie da trasmettere sono:

– codice fiscale, denominazione o ragione sociale, sede legale e altri dati relativi al soggetto;

– oggetto sociale, organo amministrativo, assetto societario, e attività svolta;

– autocertificazione antimafia.

L’iscrizione al ROC va inviata entro sessanta giorni dalla data di avvio delle attività previste dal Registro. Per la conclusione del procedimento d’iscrizione sono necessari trenta giorni dalla data di recepimento della domanda da parte del ROC.

Anche per marketplace, motori di ricerca, imprese concessionarie di pubblicità – on line e off line – c’è l’obbligo di inviare l’Informativa Economica di Sistema (IES).

ATTENZIONE: I soggetti obbligati all’iscrizione al ROC sono passibili di diverse sanzioni, la cui entità varia a seconda dell’inadempimento in questione: le sanzioni pecuniarie possono arrivare a  258 mila euro, inoltre, ci può essere una sospensione dell’attività fino a 6 mesi.

| ROC: ecco cosa possiamo fare per te

L’iscrizione al ROC è un argomento delicato e poco noto per chi opera online. In realtà, riguarda da vicino sia le aziende che si occupano di telemarketing e teleselling che i marketplace e i motori di ricerca.

Se ti stai chiedendo se anche la tua azienda ha l’obbligo di iscriversi al Registro degli operatori di comunicazione, contattaci. Noi dello studio legale Ecommerce Legale analizzeremo da vicino le attività che svolgi e ti aiuteremo a capire quali sono gli obblighi per il tuo settore. In questo modo sarai in regola con la normativa ecommerce e potrai richiedere le possibili agevolazioni per il tuo settore.

Contattaci per una call conoscitiva, siamo a tua disposizione.  

Giuseppe Digiesi

Avvocato dello Studio Ecommerce Legale
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